SULLE TRACCE DEI MAYA


In tutto il Centro America, dalla fine degli anni ottanta, assistiamo alla decadenza della coltura del cotone a causa del calo dei prezzi internazionali, ma negli anni settanta, il cotone centroamericano ha giocato un ruolo molto importante, sia nel commercio internazionale, sia nell'economia di questi Paesi, ed infatti, l'emozionante esperienza avuta in questi luoghi, si riferisce agli inizi degli anni ottanta, considerati gli anni d'oro del cotone del Centro America.

Lo Stato di El Salvador e' stato il Paese trainante con 169.000 tonnellate circa di produzione nel 1979 e solo 55.000 tonnellate circa nel 1986, seguito dal Guatemala con una produzione di 165.000 tonnellate circa nel 1978 e solo 30.000 tonnellate circa nel 1986. Il Nicaragua era il terzo produttore con una produzione di 70.000 tonellate circa fino al 1985 e la produzione calo' gradualmente fino a registrare 22.000 tonellate circa di produzione nel 1989. In questo Paese la vendita era in mano al Governo centrale di Anastasio Somoza ed in quel periodo il Paese era in piena crisi economica e politica ed i rivoluzionari Sandinisti imperversavano per il Paese. Nel 1972 inoltre il paese ha subito danni considerevoli a causa del terremoto e l'economia e la stabilita' del governo ne ha subito le conseguenze. Anche l'Honduras ed Il Costa Rica erano Paesi produttori di cotone ma il quantitativo prodotto era minore. Tutto il raccolto di questi Paesi, era destinato all'esportazione, poiche' l'industria tessile all'epoca era ancora inesistente.

A parte alcune peculiarita' individuali, i Paesi centroamericani presentano diversi denominatori comuni in fatto di geografia, storia e popolazione. Gli Stati meridionali messicani di "Chiapas" e "Campeche" si compenetrano in profondita' nel territorio del Guatemala, e viceversa, con illogici confini rettilinei tracciati in epoca coloniale. Simili sono anche i rilievi montuosi delle due nazioni nelle regioni meridionali sul Pacifico, e quelli delle foreste pianeggianti del "Peten" guatemalteco e della penisola messicana dello "Yucatan". Ancora di piu' li accomuna la storia, a partire dall'epoca precristiana, non solo in questo territorio, ma anche nei confinanti Belize, Honduras e Salvador. Infatti, in questi luoghi, si sviluppo' la maggiore civilta' antica del Mesoamerica, quella dei Maya, che ci ha lasciato le stupende citta' cerimoniali di pietra celate per secoli nella giungla.

Con l'arrivo dei conquistadores spagnoli, per tre secoli, il Centro America entro' a far parte del regno-colonia della Nuova Spagna, condividendo le medesime vicende storiche e sociali fino alle rispettive indipendenze, e in parte anche oltre. Infine tutte queste sono la patria degli indios, discendenti diretti degli antichi Maya, i quali quando la loro civilta' si dissolse trovarono rifugio nelle aree piu' remote della regione, mantenendo intatte lingua, cultura, tradizioni e cosmogonia, che neppure gli spagnoli riuscirono ad annientare completamente.

La civilta' dei Maya, prospera per 2.500 anni, diffonde un enorme fascino per l'imponenza dei suoi monumenti e la peculiarita' della sua architettura, ma risulta anche costellata da parecchie contraddizioni, come il fatto che dette vita ad imponenti agglomerati urbani ma non seppe mai creare uno stato unitario; arrivo' prima di noi al concetto dello zero, a suddividere l'anno in 365 giorni ed a prevedere le eclissi ma non conosceva la ruota; sapeva tanto di astronomia e di matematica ma era incapace di forgiare i metalli; costruiva strade, canali e fognature ma non usava animali da soma per il lavoro e i trasporti, ne' allevava animali domestici.

Il territorio del Guatemala e' essenzialmente montuoso, di origine vulcanica, tra le sue vette vi sono 37 vulcani, di cui 4 attivi. Fa' eccezione la zona costiera meridionale dove viene seminato il cotone, e la parte settentrionale confinante con il Messico. La "Citta' del Guatemala" e' la capitale economica, politica e culturale del paese ed e' la piu' grande metropoli dell'America Centrale. La sua popolazione e' stimata tra i 2 milioni e i 5,5 milioni di abitanti. La Citta' moderna e' stata costruita nei pressi dell'antica citta' Maya di "Kaminaljuyu" costruita circa 2.000 anni fa' e tutt'ora uno dei piu' importanti siti archeologici di tutto il Centro America. Questa citta' si colloca su un altopiano chiamato "Valle de la Ermita" ed e' circondato da montagne di origine vulcaniche di cui molte ancora attive. Oltre la catena montuosa, nel mezzo della pianura meridionale della penisola dello Yuatan, quasi al confine con il Belize, giace immersa nella giungla l'antica citta Maya di "Tikal". Attualmente fa parte dell'omonimo parco nazionale ed e' un sito segnalato dall'UNESCO come uno dei patrimoni dell'umanita' e nei giorni nostri e' diventata una popolare meta turistica.

Al sud del Messico, quasi al confine con il Guatemala, troviamo "Palenque", un sito archeologico Maya situato nello stato messicano del Chiapas, non lontano dal fiume Usumacinta e circa 130 km a sud di Ciudad del Carmen. E' un sito di medie dimensioni, piu' piccolo rispetto a "Tikal" e "Copan", ma contiene alcune delle piu' belle opere di architettura e scultura che i Maya abbiano prodotto. Questo sito era gia' abbandonato da molto tempo quando gli spagnoli arrivarono in Chiapas. Il primo europeo a visitare le rovine e a redigere un resoconto fu' nel 1567 un prete missionario spagnolo.

"Copan" invece e' un sito archeologico Maya situato in Honduras, sulle sponde dell'omonimo fiume, non lontano dal confine con il Guatemala. Questo sito contiene alcune delle opere di scultura piu' famose ed importanti del periodo classico Maya. E' probabilmente il sito piu' noto dell'Honduras ed e' stato anch'esso proclamato patrimonio dell'umanita' dall'UNESCO. L'Honduras e' il secondo paese piu' povero delle Americhe ed e' stato la patria dell'antico popolo Maya che pero' fin dal X secolo aveva quasi del tutto abbandonato la regione per trasferirsi piu' a nord, negli attuali Guatemala e Messico (penisola di Yucatan). Esplorato sia da Amerigo Vespucci (1498) che da Cristoforo Colombo nel suo ultimo viaggio in America, il territorio venne definitivamente assoggettato dalla Spagna nel 1537. "Tegucigalpa" e' la capitale ed e' la citta' piu' popolosa dell'Honduras, fu fondata nel 1500 come centro di estrazione di argento e oro.

In El Salvador troviamo il sito di "Temazcal" in Joya de Ceren, collocato nella centro del Paese ed e' composto da tre strutture separate; i dormitori, le cucine e le botteghe. El Salvador e' il territorio meno esteso del Centro America ma anche il piu' densamente popolato della regione. In eta' precolombiana il paese fu abitato prima dai Maya, poi dai Pipil, una popolazione tolteca. Questi ultimi si stabilirono nell'area all'incirca nell'anno 1000, scegliendo la citta' di Cuscatlan come capitale. La conquista dei conquistadores spagnoli, giunti dal Guatemala, comincio' nel 1524, sbaragliarono i Pipil e ne invasero la capitale e poi fondarono San Salvador, l'attuale capitale dello Stato.

Il Nicaragua e' la prima nazione dell'America centrale a livello territoriale ed all'interno del suo territorio si trova il piu' importante bacino idrografico dell'America centrale, composto dal lago Nicaragua, il piu' grande del Centro America, e dal lago Managua, dove si affaccia l'omonima capitale. Questi due laghi sono collegati tra di loro tramite il fiume Tipitapa. Il Nicaragua non si puo' considerare uno Stato occupato dal popolo dei Maya, poiche' si trova piu' a sud. Questo territoro infatti era abitato dal popolo dei Pipil, gli stessi che hanno occupato i territori di El Salvador, quando i Maya si trasferirono piu' a Nord.

Il Centro America, dall'inizio del Cinquecento alla fine dell'Ottocento, e' stato sottoposto alla dominazione spagnola. La lingua spagnola e la religione cattolica dei conquistatori si sono diffuse in gran parte del territorio. Anche la composizione della popolazione si e' profondamente modificata e gli originari amerindi si sono sovrapposti e mescolati ai bianchi europei ed ai neri importati dall'Africa come schiavi per lavorare nelle piantagioni.

Piu' o meno questi Stati sono tutti poveri e le risorse, in primo luogo terreni agricoli, appartengono a poche grandi famiglie, nelle cui mani si concentra la maggior parte della ricchezza. L'agricoltura, specialmente quella di piantagione, svolge ancora un ruolo primario, i cui prodotti sono destinati per la maggior parte all'esportazione, principalmente verso il continente nord americano. La maggior parte delle altre attivita' sono gestite da imprese straniere, ed i vantaggi economici per le popolazioni locali sono molto ridotti.