STORIA DEGLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM)

1968 - Un microbiologo svizzero, Wener Arber, scopre gli enzimi di restrizione, sostanze di origine batterica che possono individuare e tagliare frammenti di DNA, per questo motivo chiamate "forbici molecolari". Questa scoperta ha aperto la possibilita' di "tagliare e cucire" il DNA mescolando i patrimoni genetici di esseri viventi di specie diverse. E' nata cosi una tecnologia che manipola e trasferisce i geni orizzontalmente tra specie che normalmente non si incrociano. Essa abbatte le barriere delle specie e annulla i meccanismi di difesa che rendono inattivi i geni stranieri. Le ricerche nel settore dell'ingegneria genetica continuano a svilupparsi nel corso degli anni '70.

1973 - Stanley Cohen e Herbert Boyer (S.Francisco, USA), costruiscono la prima molecola di DNA ricombinante, cioe' inseriscono il gene di un organismo dentro il patrimonio genetico di un altro.

1974 - Undici fra i maggiori esponenti del nuovo campo della biologia molecolare pubblicano una lettera aperta nella quale chiedono ai loro colleghi di autoimporsi una moratoria sulla conduzione di esperimenti ad alto rischio con il Dna ricombinante, per avere il tempo necessario a preparare una discussione sui problemi di sicurezza creati dall'ingegneria genetica.

1980 - La Corte Federale degli USA concede, per la prima volta nella storia dell'umanita', il diritto di brevetto su di un essere vivente: un batterio. Questo consente alle multinazionali biotecnologiche di ottenere i brevetti su tutto il vivente (escluso il corpo umano, ma non le sue parti) e di trasformare la materia vivente in "bene privato". La brevettazione della materia vivente ha come fine e come conseguenza immediata la diffusione degli OGM nel pianeta in quanto lo sfruttamento economico dei brevetti procura alle multinazionali chimico-famaceutiche-biotecnologiche ingenti guadagni. Le multinazionali investono ingenti capitali nelle biotecnologie perche' considerano gli OGM l'oro del futuro.

Fine degli anni '80 - Inizia negli Stati Uniti la produzione di sementi e piante geneticamente modificate per ottenere due caratteristiche principali: aumentare la loro resistenza agli erbicidi o ai parassiti. Un gruppo di colture OGM (soia, colza e mais Roundup Ready) viene modificata perche' possa resistere a dosi sempre maggiori di pesticida in qualsiasi fase dello sviluppo delle piante. I semi di queste colture vengono venduti insieme all'erbicida prodotto dalla stessa multinazionale che produce i semi. Nell'altro gruppo di colture OGM (mais e cotone) viene inserito un gene del batterio Bacillus Thuringiensis per rendere la pianta resistente all'attacco di alcuni parassiti. Il Bacillus Thuringensis attrae gli investimenti dei colossi del settore agro-chimico che, per diffondere i loro pesticidi chimici, si vedono sempre piu' costretti a fronteggiare la crescente mole di normative e restrizioni. L'industria biotech presenta le piante transgeniche Bt (Bacillus Thuringensis) come l'alternativa ai pesticidi chimici usati nell'agricoltura convenzionale per eliminare i parassiti. Durante l'amministrazione Reagan (1981/1989), l'economia degli Stati Uniti ha seri problemi e c'e' un grosso squilibrio negli scambi commerciali. Molti esperti sono alla ricerca di aree attraverso il cui sviluppo si possa rilanciare l'economia degli USA e, in particolare, l'esportazione. La giovane tecnologia della bioingegneria e' uno dei settori piu' promettenti. Viene quindi emessa una direttiva per tutte le Agenzie federali, come l'FDA (Agenzia statale statunitense per il controllo di alimenti e farmaci), l'Agenzia per la Protezione dell'ambiente ed il Dipartimento di Agricoltura di promuovere al massimo l'industria biotecnologica e di facilitare l'introduzione di questi prodotti sia negli USA che nei paesi esteri. Questo tipo di politica e' stata spinta moltissimo anche sotto la presidenza di Bush e poi dai presidenti che lo hanno seguito fino ad oggi.

1989 - Muoiono negli Stati Uniti 37 persone e, secondo alcune stime, altre 10.000 subiscono invalidita' di vario genere dalle piu' lievi alla paralisi permanente, dopo aver assunto un integratore alimentare, il triptofano, prodotto dalla ditta giapponese Showa Denko che ha usato un ceppo di batteri modificati geneticamente per produrre maggiori quantita' di triptofano.

1994 - Vengono commercializzati negli Stati Uniti i primi prodotti agroalimentari modificati geneticamente. Il pomodoro Flavr Savr prodotto dalla multinazionale Calgene e' il primo ortaggio modificato geneticamente immesso sul mercato. La modifica del DNA ha lo scopo di bloccare il processo di maturazione e decomposizione del pomodoro per prolungare la durata del prodotto dopo la raccolta. L'FDA dichiara ufficialmente che nei test effettuati non sono state trovate differenze fra i topi nutriti con pomodori OGM e i topi nutriti con pomodori non OGM, tenendo nascosta un'informazione molto importante: in alcune femmine dei topi usati nei test di laboratorio effettuati dalla Calgene, le analisi istologiche dello stomaco hanno evidenziato la presenza di necrosi nello stomaco. Questa informazione e' stata resa pubblica solo nel 1998 quando negli Stati Uniti, l'Alliance for Bio-Integrity con una coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, hanno fatto causa alla Food and Drug Administration per ottenere test obbligatori di sicurezza e l'etichettatura dei cibi geneticamente modificati. La Corte Federale ha obbligato l'FDA a consegnare all'avvocato dei querelanti le 44.000 pagine del suo archivio interno contenenti informazioni che erano state tenute segrete fino a quel momento. L'FDA ha ammesso di aver operato sotto una direttiva "per favorire" l'industria biotech americana sulla base del presupposto che i cibi OGM sono essenzialmente uguali agli altri. La linea politica dell'FDA ha incontrato una forte resistenza da parte dei suoi stessi scienziati che, negli anni '90-'92, hanno portato avanti quella che si puo' definire la piu' accurata analisi fino ad ora attuata sui cibi OGM. Sulla base dei risultati di questa analisi essi hanno ripetutamente segnalato che la bioingegneria, alterando l'attivita' cellulare, puo' condurre alla produzione di tossine inaspettate, allergeni e sostanze cancerogene.

1996 - L'industria biotecnologica riesce a convincere alcuni dei governi piu' potenti del mondo che la biotecnologia in agricoltura puo' portare benefici quali aumento della produzione, maggiori guadagni e un minor impiego di prodotti chimici. Inizia cosi la coltivazione dei semi OGM di soia, mais, colza e cotone negli USA, in Canada, Argentina, Messico, Australia e Cina, per un totale di 2,6 milioni di ettari. Le coltivazioni transgeniche si diffondono rapidamente. Nel 1998 nel mondo vengono coltivati 29,6 milioni di ettari di piante transgeniche che diventano 52,6 milioni nel 2001. Soia, mais e colza OGM vengono utilizzati per il consumo umano e animale. Gli oli derivati da OGM, l'amido di mais e la lecitina di soia vengono utilizzati in moltissimi alimenti lavorati.

1998 - Il Prof. Arpad Pusztai, microbiologo, ricercatore del "Rowett Research Institute" (Scozia) dichiara in un intervista rilasciata alla Granada Television (che la manda in onda nel programma World in Action) che i test effettuati su topi da laboratorio nutriti con patate transgeniche, da lui effettuati, hanno evidenziato un abbassamento delle difese immunitarie, alterazioni nello sviluppo degli organi vitali e la parziale atrofia del fegato, sviluppata in appena dieci giorni della nuova dieta. Il Prof. Pusztai afferma nell'intervista di essere preoccupato per la mancanza di test sulla sicurezza degli alimenti OGM e alla domanda dell'intervistatore: "Lei mangerebbe le sue patate geneticamente modificate?", risponde negativamente, osservando che e' "molto, molto ingiusto usare i nostri concittadini come cavie". La trasmissione dell'intervista al prof. Pusztai dura solo due minuti e mezzo perche' viene prontamente oscurata. Due giorni dopo questa intervista il Rowett Institute rilascia un comunicato stampa in cui dichiara di aver esonerato il Prof. Arpad Pusztai dalle sue mansioni, costringendolo ad andare immediatamente in pensione.

1998 - In India, nello stato del Karnataka, centinaia di contadini appartenenti al KRRS (associazione dei contadini dello stato del Karnataka) occupano, sradicano e bruciano piantagioni di cotone OGM. La Monsanto aveva regalato le sementi del cotone OGM ai contadini che le hanno coltivate senza sapere cosa fossero. Questa azione di disobbedienza civile non violenta e' organizzata dal fondatore del KRRS, Prof.M.D. Nanjundaswamy, che l'ha chiamata "Operazione Cremate Monsanto".

1998 - Le multinazionali chimico-famaceutiche-biotecnologiche, esercitando le piu' forti pressioni mai registrate nella storia del Parlamento Europeo, riescono a far approvare anche in Europa la legge che riconosce la brevettabilita' degli organismi geneticamente modificati (direttiva europea 98/44), ma solo sei paesi la approvano a livello di legislazione nazionale: Danimarca, Finlandia, Irlanda, Regno Unito, Spagna e Grecia. Dall'ottobre 1998 all'aprile 2004 viene attuata in Europa una "moratoria di fatto" - ossia non adottata con atto formale, ma attraverso la sospensione dell'autorizzazione di nuovi prodotti transgenici - in applicazione del principio di precauzione, finche' non saranno definite nuove norme per l'autorizzazione e l'etichettatura di alimenti e mangimi OGM.

1999 - La rivista Nature pubblica una ricerca sugli effetti nocivi del polline del mais transgenico sullo sviluppo delle farfalle monarca: dopo quattro giorni di dieta transgenica, il 44% delle larve (di 3-5 giorni) di farfalle Monarca muore. Le sopravvissute perdono l'appetito e si sviluppano poco.

1999 - Allarme transgenico in Europa. Viene distrutta una coltivazione di mais OGM di 400 ettari in Svizzera, poco prima della fioritura. Nelle sementi di mais provenienti da Stati Uniti e Canada i semi OGM erano mescolati a sementi non OGM. Negli Stati Uniti e' sempre piu' difficile tenere separati i semi OGM dai semi non OGM; l'incidente accaduto in Svizzera dimostra che gli scambi commerciali stanno trasferendo il rischio di contaminazione anche in Europa.

1999 - Una pubblicazione dei dati relativi all'utilizzo del Glifosato dimostra che il consumo di Roundup, l'erbicida a base di glifosato prodotto dalla Monsanto, e' salito del 72 % da quando negli USA si coltiva la soia "Roundup ready" prodotta dalla stessa Monsanto che e' stata modificata geneticamente proprio per resistere a questo erbicida. Questi dati dimostrano che mais e soia OGM non portano ad una diminuzione dell'utilizzo di erbicidi, come sostengono le multinazionali biotech, bensi ad un incremento.

1999 - Uno studio svedese sottolinea la cancerogenicita' dell'erbicida Roundup.

1999 - La Deutsche Bank consiglia di non investire capitali nelle azioni delle multinazionali che producono alimenti biotecnologici, Monsanto e Novartis in primis, perche' queste risulterebbero in estrema difficolta' a Wall Strett, in quanto stanno aumentando i problemi nella commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati perche' i consumatori rifiutano sempre piu' questi prodotti.

1999 - Gli agricoltori USA intentano causa alle multinazionali biotech, contro il controllo delle sementi. L'iniziativa e' sostenuta da J. Rifkin, autore del libro "IL secolo biotech".

1999 - Da una indagine effettuata su 12.000 consumatori italiani risulta che il 51% conosce gli OGM correttamente, il 32% non ha idee chiare e il 17% ha sbagliato la risposta. L'80% di chi li conosce non li vorrebbe mangiare.

1999 - Vertice di Seattle. Sindacalisti, ambientalisti e rappresentanti dei paesi poveri protestano contro la pretesa da parte dell'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio, che difende gli interessi dei Paesi produttori di OGM) di fare regolamenti nazionali che vietino l'introduzione di OGM.

1999 - Bubbio diventa il primo comune antitransgenico in Italia. L'amministrazione comunale dichiara nella delibera di aver preso questa decisione per motivi etici-morali, per le conseguenze sulla salute dei cittadini, per i rischi di danni irreversibili all'ecosistema e per l'ulteriore divario che si verrebbe a creare tra Paesi ricchi e quelli in via di sviluppo.

2000 - Quattro multinazionali dominano il mercato mondiale degli OGM: la Monsanto, statunitense, detiene, da sola, il 91% delle superfici coltivate con piante OGM, Syngenta (prima Novartis/AstraZeneca), Aventis CropScience (prima AgrEvo, adesso acquistata dalla Bayer) e Dupont producono praticamente tutte le altre coltivazioni commerciali di colture OGM.

2000 - Il World Watch Institute afferma che, dopo 4 anni di crescita, nel 2000 per la prima volta l'uso di sementi transgeniche diminuira' all'incirca di un quarto. Tra il 1996 e il '99, l'area coltivata a sementi transgeniche si era moltiplicata per venti. La crescita si e' arrestata perche' i consumatori sono diffidenti. In Europa occidentale, uno dei primi mercati per le esportazioni nord americane, diverse catene di distribuzione hanno cominciato a eliminare i prodotti con ingredienti transgenici. La stessa cosa accade anche in Giappone.

2000 - 44 americani che hanno consumato prodotti contenenti "per errore" mais OGM destinato all'alimentazione di maiali e mucche (Starlink prodotto dalla Aventis contenente una proteina insetticida potenzialmente allergenica) sono stati ricoverati per shock anafilattico, prurito, vomito e diarrea.

2001 - Un giudice canadese condanna l'agricoltore Percy Schmeiser per aver violato le leggi sul brevetto della colza OGM. Schmeiser e' una vittima dell'inquinamento genetico, infatti il polline della colza OGM dei campi vicini ha invaso le sue piantagioni, contaminandole. Nonostante cio' viene condannato a pagare 10,000$ alla Monsanto per le licenze e fino a 75,000$ per i profitti delle piantagioni non volutamente OGM del 1998. La Monsanto impiega degli investigatori per scoprire e portare nei tribunali coloro che conservano i suoi semi OGM per l'anno successivo. La legge canadese, come quella statunitense e di molti altri paesi industrializzati, vieta agli agricoltori di riutilizzare i semi brevettati o coltivarli senza firmare un contratto con la multinazionale che ne detiene il brevetto. La sentenza contro Schmeiser significa che gli agricoltori di tutto il mondo possono essere costretti dalle multinazionali a pagare le royalty sui semi OGM cresciuti nei loro terreni a causa della contaminazione genetica derivante dal polline trasportato dal vento o dagli insetti.

2001 - La compagnia biotecnologica Epicyte di San Diego crea il mais contraccettivo.

2002 - L'Associazione S.U.M. - Stati Uniti del Mondo, insieme al prof. M. D. Nanjundaswamy, fonda in India, nello stato del Karnataka, il Centro Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile "AMRITA BHOOMI - PIANETA IMMORTALE", come risposta alla diffusione degli OGM. Uno degli obiettivi del Centro e' la creazione di una Banca di semi originari per salvaguardare, produrre e distribuire i semi originari puri, non ibridi e non manipolati geneticamente, che i contadini possono conservare ogni anno per la semina successiva, evitando i pericolosi ed infruttiferi semi transgenici (OGM) che stanno causando migliaia di morti nell'intera India.

2002 - Viene pubblicato il libro "I semi del dubbio" (di Hugh Warwick e Gundula Meziani - Soil Association - UK) che raccoglie le esperienze degli agricoltori Nord Americani con le colture OGM. I fatti riportati evidenziano che praticamente nessuno dei benefici attribuiti dalle multinazionali biotech alle colture OGM, si e' verificato. Anzi, gli agricoltori stanno segnalando aumento dei costi di produzione (e' stato calcolato che la spesa per i semi aumenta dal 25 al 40% per acro) raccolti minori, una continua dipendenza da erbicidi e pesticidi, difficolta' nella vendita dei prodotti e guadagni ridotti. Inoltre in tutto il Nord America gli OGM sono diventati un vero e proprio incubo per i contadini che vogliono tenere le loro coltivazioni incontaminate da OGM. La contaminazione da OGM puo' derivare dal polline trasportato dal vento o dagli insetti, cosi come dalla caduta dei semi lungo la strada. Forti venti possono spostare i semi anche a distanze considerevoli, le api trasportano il polline volando fino a distanze di tre chilometri.

2002 - Il Presidente dello Zambia blocca il cibo OGM inviato dagli Stati Uniti, gia' entrato nel paese come "aiuto umanitario" e ne vieta la distribuzione. Lo Zambia respinge cosi con grande coraggio e determinazione il ricatto degli Stati Uniti: mangia OGM o muori di fame.

2003 - Gli Stati Uniti, insieme a Canada e Argentina presentano un ricorso formale presso l'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) contro la moratoria dell'Unione Europea sugli OGM. I tre paesi sostengono che la moratoria ha creato una "ingiusta discriminazione" verso i prodotti transgenici, che ha determinato ingenti danni per i loro agricoltori, fortemente preoccupati per l'esportazione delle loro produzioni transgeniche non solo verso il mercato comunitario (dove devono fronteggiare la forte opposizione dei consumatori europei), ma soprattutto nel resto del mercato internazionale che rischia di seguire l'esempio europeo. Il Presidente Bush, in una conferenza stampa, accusa la moratoria dell'Unione Europea sull'approvazione dei prodotti OGM di essere una causa di morte per fame in Africa. "Basandosi su timori infondati e non scientifici - ha spiegato Bush - molti governi europei hanno bloccato l'importazione di tutte le nuove colture biotecnologiche. A causa di questi ostacoli artificiali, molte nazioni africane rinunciano a investire in biotecnologia, preoccupate che i loro prodotti rimangano esclusi da importanti mercati europei."

2003 - L'Unione Europea approva i nuovi regolamenti sulla commercializzazione di alimenti e mangimi modificati geneticamente e sulla tracciabilita' (indicazione delle fasi di realizzazione del prodotto e delle aziende che hanno partecipato alla produzione e ne hanno quindi la responsabilita') ed etichettatura dei prodotti OGM. Le nuove norme prevedono soglie di tolleranza sotto le quali non e' obbligatorio etichettare la presenza di OGM negli alimenti e nei mangimi (0,9% per gli OGM autorizzati nell'UE e 0,5%, addirittura per quelli "non autorizzati"), compromettendo di fatto la liberta' di scelta dei consumatori europei di cui l'80% si dichiara contrario ai cibi transgenici. Inoltre, il superamento di una soglia di tolleranza risulta molto difficile da stabilire poiche' le tecniche di analisi "quantitative" sono complicate e imprecise. Oltre a questo i nuovi regolamenti europei prevedono la possibilita' di "coesistenza" tra coltivazioni transgeniche, biologiche e tradizionali. Possono quindi essere autorizzate semine di OGM e/o "tolleranze di sementi OGM nelle varieta' di semi non modificati geneticamente".

2003 - In Piemonte vengono distrutti 381 ettari di mais geneticamente modificato. I contadini piemontesi, sono stati tratti in inganno dalle multinazionali del seme che non avevano segnalato la presenza di OGM nei loro prodotti.

2003 - Venticinque noti scienziati di sette diversi paesi, (specialisti in discipline quali agroecologia, agronomia, biomatematica, botanica, chimica medica, ecologia, istopatologia, ecologia microbica, genetica molecolare, biochimica nutrizionale, fisiologia, tossicologia e virologia) si uniscono per costituire un gruppo di ricerca indipendente sugli OGM (ISP - Independent Science Panel). Il 15 giugno 2003 l'ISP rende pubblico il rapporto "The Case for a GM-free Sustainable World" (Per un mondo sostenibile, libero da OGM), in cui chiede di vietare le colture OGM e promuovere invece ogni forma di agricoltura sostenibile. Questo autorevole rapporto, presentato come "il piu' forte e il piu' completo dossier di prove sperimentali" mai compilato sui rischi e i problemi connessi con le colture OGM, da un lato, e dall'altro sui molteplici benefici dell'agricoltura sostenibile.

2004 - L'Europa apre le porte agli OGM. Diventano operativi i due nuovi regolamenti europei sui prodotti OGM e l'Europa pone fine alla moratoria autorizzando il Mais Bt 11, prodotto dalla Syngenta, per la produzione di alimenti e/o mangimi. Molti ricercatori indipendenti hanno gia' denunciato che le tossine Bt presenti nelle piante modificate geneticamente con il gene del Bacillus Turingensis sono pericolose per la salute. Successivamente vengono autorizzate altre quattro varieta' di mais e due di colza OGM che si aggiungono alle 14 piante (diverse varieta' di mais, colza e soia) autorizzate negli anni precedenti al rilascio deliberato nell'ambiente, per scopi sperimentali e non. Inoltre nel mercato europeo erano gia' entrati, in accordo con il Regolamento CE 258/1997 sui nuovi prodotti e nuovi ingredienti alimentari, una serie di prodotti derivati da OGM, ma non contenenti OGM, ovvero sostanze prodotte a partire da piante geneticamente modificate, ma non contenenti i semi portatori della modifica genetica introdotta: oli di soia e di colza, amido di mais, lecitina di soia ecc.

2004 - Dodici mucche da latte muoiono in Germania dopo essere state nutrite con mais Bt 176 prodotto dalla Syngenta. C'e' il forte sospetto che la causa della morte delle mucche in Germania sia la proteina Cry1AB (una tossina Bt) contenuta nel Mais Bt 176, la stessa che, come dichiarato dalla Syngenta, e' presente anche nel mais Bt -11.

2004 - Tre scienziati si dimettono dal Comitato Scientifico di Analisi sugli OGM, costituito dal governo di Tony Blair per dire l'ultima parola sulla sicurezza delle coltivazioni di OGM, accusandola apertamente di essere totalmente schierata a favore del biotech e di subire le intimidazioni della Monsanto.

2004 - 2a Conferenza Nazionale dei Comuni Antitransgenici ad Asti. Le amministrazioni comunali, provinciali, regionali, comunita' montane, ecc. che hanno emesso delibere od ordinanze a protezione dei loro territori dagli OGM sono diventate circa 500 e coprono quasi il 70% del territorio nazionale.

2005 - Lo stato indiano dell'Andhra Pradesh, che produce piu' del 62% della produzione totale di cotone di tutta l'India, vieta alla multinazionale produttrice di semi transgenici Monsanto di promuovere e commercializzare le sue varieta' di cotone Bt e di effettuare sperimentazioni in campo aperto all'interno del proprio territorio. L'Andhra Pradesh ha preso questa decisione perche' il cotone Bt, che si e' rivelato un fallimento su tutti i fronti (produttivita', costi di produzione, profitto e resistenza ai parassiti) ha rovinato la vita dei piccoli contadini, aggravando l'epidemia di suicidi che gia' da molti anni, a causa della diffusione dei semi ibridi e dell'introduzione del libero mercato, sconvolge l'India rurale. Sono piu' di 100.000 i contadini indiani che hanno scelto il suicidio come unica possibile via d'uscita al fallimento del raccolto per aver utilizzato semi OGM.Il cotone Bt si rivela fallimentare su tutti i fronti non solo in India, ma anche in tutti gli altri paesi in cui e' stato coltivato (Australia, USA, Messico, Argentina, Cina, Colombia, Indonesia e Sudafrica).

2005 - Il tribunale d'Orleans (Francia) assolve i 49 ambientalisti francesi che nel 2004 avevano falciato un campo di mais OGM della Monsanto, situato nel dipartimento del Loiret, come azione di lotta non violenta contro le coltivazioni OGM. La Corte di Orleans afferma: "Gli imputati hanno attentato a beni di terzi per rispondere ad uno stato di emergenza che deriva dalla diffusione incontrollata di organismi geneticamente modificati. Questi - affermano i giudici - rappresentano un pericolo imminente per terzi, nel senso che potrebbero essere fonte di contaminazione o inquinamento non desiderati". Il tribunale di Orleans riconosce lo "stato di necessita'" e cita la Charte de l'environnement (Statuto dell'ambiente), ora inserita nella costituzione della Repubblica francese.

2006 - Vengono pubblicati i risultati dello studio "Impatto del cotone Bt sulla salute dei contadini" condotto in India nei distretti Barwani e Dhar dello stato del Madhya Pradesh, nei mesi ottobre, novembre e dicembre 2005. La ricerca ha evidenziato che i lavoratori agricoli che avevano raccolto cotone OGM Bt soffrivano di gravi reazioni cutanee, caratterizzate da pruriti ed eruzioni con vesciche che lasciavano uno scolorimento della pelle scura ancora evidente a distanza di cinque mesi. Inoltre, in varie parti del mondo, si segnalano morie di pecore e capre che hanno pascolato sui campi di cotone Bt.

2006 - Il tribunale di Versailles (Francia) assolve i nove membri del sindacato agricolo "Confedaration paysanne, incriminati nel luglio 2003 per avere falciato un campo di mais OGM, come azione di lotta non violenta contro le coltivazioni OGM. Per la corte hanno agito "in stato di necessita'". Sono respinte le domande di indennizzo e interessi presentate dalle parti civili (le societa' Pioneer, Monsanto e il gruppo d'interesse pubblico Geves). La decisione del tribunale di Versailles conferma una sentenza precedente, pronunciata il 9 dicembre 2005 dal tribunale di Orleans: anche in quel caso il tribunale aveva riconosciuto lo "stato di necessita'".

2007 - Il "Department of Biological Sciences, Simon Fraser University" della British Columbia in Canada, studiando il comportamento delle api nei campi coltivati con colza OGM, ha scoperto che in questi campi si e' verificata una forte riduzione del numero delle api presenti e un altrettanto forte deficit nell'attivita' di impollinazione. La ricerca canadese e' una nuova prova che si aggiunge ad altri studi in cui la morte di un numero crescente di api risulta collegata agli OGM. Le analisi dell'Universita' di Iena in Germania confermano che le api muoiono a causa di un gene utilizzato nella modificazione della colza OGM.

2007 - La Commissione Europea autorizza la commercializzazione di una nuova varieta' di barbabietola da zucchero e tre nuove varieta' di mais per l'alimentazione umana e animale. Il rischio di trovare gli OGM nel piatto aumenta in quanto non c'e' l'obbligo di segnalare in etichetta la quantita' di OGM contenuta nei prodotti alimentari se non supera lo 0,9%.

2007 - La Commissione Europea autorizza l'uso di due nuove varieta' di colza OGM per l'alimentazione del bestiame e per scopi industriali. La presenza di OGM nei mangimi animali e' ancora piu' pericolosa perche' non e' controllabile. Non e' infatti previsto l'obbligo di etichettatura per carne, latte e uova derivati da animali nutriti con OGM. Questi prodotti vengono quindi usati dalle multinazionali come cavalli di Troia per imporre gli OGM ai consumatori che li stanno boicottando. Gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani sono prodotti con soia e mais OGM, importati da Stati Uniti, Canada e America Latina. L'Italia infatti produce solo l'8% della soia che utilizza.

2007 - Il 12 Giugno il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione Europea approva il nuovo regolamento per i prodotti biologici che ammette una soglia di tolleranza per eventuali contaminazioni OGM fino allo 0,9%, senza l'obbligo di dichiararlo in etichetta, come gia' previsto dal 2003 per i prodotti convenzionali. Il nuovo regolamento entrera' in vigore dal 1 gennaio 2009. Gli alimenti biologici potranno dunque continuare ad essere etichettati come tali anche se contaminati da materiale transgenico. Votano contro questo regolamento Italia, Grecia, Belgio e Ungheria.

2007 - Scienziati indipendenti di sei Paesi e alcuni membri del Parlamento Europeo si incontrano il 12 giugno a Bruxelles, al Parlamento Europeo, per proporre un'Europa libera da colture geneticamente modificate. L'incontro, (organizzato dall'Istituto per la Scienza e la Societa' (ISIS) di Londra, UK, la Rete del Terzo Mondo (TWN) e la Rete Verde (GN), ospitati dal vicepresidente della Commissione per l'Agricoltura e Sviluppo Rurale per l'Unione Europea, Janusz Wojciechowski) ha coinciso con la pubblicazione di nuovi e importanti lavori scientifici. Le pubblicazioni sono state presentate all'incontro insieme ad un dossier complessivo di oltre 160 articoli ampiamente citati dalla rivista scientifica "Science in Society", i quali documentano rischi, frode scientifica, falsita' dei responsabili e violazione dei diritti degli agricoltori. Gli interventi dei partecipanti hanno messo in evidenza come i responsabili nazionali ed internazionali, complici dell'industria biotech, hanno ignorato le prove schiaccianti della pericolosita' degli alimenti OGM presentate dagli scienziati indipendenti. Durante questo incontro la Dr. Mae-Wan Ho, direttore dell'ISIS ha tracciato in grandi linee il quadro delle ragioni per cui il mondo deve essere libero dagli OGM. Il suo principale messaggio e' stato: "Gli OGM non sono solo una minaccia per la salute e l'ambiente, essi danneggeranno gravemente le nostre opportunita' di sopravvivere al riscaldamento globale. Le colture OGM hanno bisogno di piu' combustibili fossili e acqua per crescere, entrambi in rapida diminuzione. L'Europa non puo' piu' permettersi di sprecare altro tempo e risorse sugli OGM, ora deve, invece, cominciare a investire in cibo e sistemi d'energia sostenibili. Dopo 30 anni di OGM, non c'e' stato un aumento di produzione, nessuna riduzione in pesticidi, mentre lo svuotamento delle foreste che continua per fare posto alle colture OGM ora include anche quelle per produrre biocarburanti. Al di sopra di tutto, in India, tra il 1993 ed il 2003, 100.000 agricoltori si sono uccisi, in concomitanza con l'introduzione di colture OGM e da allora ci sono stati altri 16.000 morti all'anno. Gli OGM sono un crimine contro l'umanita'."

2009 - Il primo gennaio entra in vigore il nuovo Regolamento europeo 834/2007 sulla produzione biologica e sull'etichettatura dei prodotti biologici, approvato il 12 Giugno 2007 (vedi sopra) dal Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione Europea, che prevede che nei prodotti biologici ci possano essere contaminazioni accidentali di OGM. E' evidente che la tolleranza di OGM negli alimenti biologici e' una contraddizione in termini in quanto, per sua natura, il prodotto biologico non puo' contenere OGM. Inoltre le nuove norme privano i cittadini della liberta' di scegliere di non mangiare OGM che rappresenta un diritto prioritario e irrinunciabile. La tolleranza di OGM nei prodotti biologici, rende possibili e "legali" inquinamenti generalizzati degli alimenti, aprendo quindi la strada all'introduzione delle coltivazioni OGM in campo aperto.