PRINCIPALI PAESI PRODUTTORI DI COTONE


La cartina indica i principali paesi produttori di cotone, di cui quasi 1/4 e' fornito dalla Repubblica Popolare Cinese, seguita da Stati Uniti e India.

Notevoli anche le produzioni di Pakistan, Brasile, Egitto, Turchia, Messico, Sudan, Iran, Siria, tutti Paesi che basano sul cotone una buona parte delle loro esportazioni.

Del cotone oltre che la fibra si utilizzano anche i semi. Dopo la separazione delle fibre lunghe, vengono sottoposti a una seconda sgranatura per ricuperare i peli piu' corti rimasti aderenti, ottenendo il "linter", che serve per imbottiture, per cotone idrofilo, e per la produzione di rayon e nitrocellulosa.

Poi, mediante spremitura meccanica ed estrazione con solventi se ne ricava l'olio di cotone grezzo (mediamente il 20% in peso dei semi), un olio semiessiccativo reso commestibile mediante processi di raffinazione, decolorazione e deodorizzazione, che o viene utilizzato direttamente dall'industria alimentare (specialmente negli USA), o trasformato mediante idrogenazione in burro vegetale. La produzione mondiale di semi si aggira intorno ai 32 milioni di tons, che negli USA vengono trasformati in olio sul posto, mentre dai Paesi asiatici vengono esportati, soprattutto in Gran Bretagna e in Germania.

Come gia' detto, al primo posto nella produzione mondiale della fibra di cotone si colloca la Repubblica Popolare Cinese, dove la coltura si e' estesa soprattutto nelle aree irrigue centro-meridionali e nord-occidentali. Il cotone di produzione cinese viene comunque assorbito quasi totalmente dal mercato interno.

Gli Stati Uniti producono ca. il 17% del raccolto mondiale di cotone e nei primi anni del ventesimo secolo ne producevano il 40%. La coltura del cotone si sviluppo' grazie al clima favorevole degli Stati del Sud e alla manodopera negra; nonostante le crisi dovute prima alla guerra di Secessione e poi alla peste del cotone (boll weevill), la produzione e la superficie coltivata aumentarono. Il raccolto proviene dal "Cotton Belt", la zona cotoniera che si estende ad arco dal golfo del Messico alle Montagne Rocciose e comprende il Texas, l'Arizona e la California.

L'Unione Sovietica, che prima del suo smembramento possedeva il 15% della produzione mondiale, sviluppava la coltivazione di cotone prevalentemente nella zona asiatica del suo territorio e in particolare nell'Uzbekistan, principale regione cotoniera, nel Turkmenistan, Tagikistan, Azerbaigian, con rese unitarie molto elevate.

In Asia vi sono altri grandi produttori: l'India (10%), al quarto posto nel mondo, coltiva il cotone soprattutto nelle terre del Deccannordoccidentale e centrale: la qualita' varia a secondo delle varieta di semi e la produzione e' sempre piu' assorbita dalle industrie tessili nazionali. Nel Pakistan (8%), quinto produttore mondiale, il cotone costituisce la principale voce nei prodotti agricoli.

Il cotone rappresenta una delle voci piu' importanti dell'esportazione anche per l'Egitto, il Burkina Faso, la Costa d'Avorio e lo Zimbabwe. In particolare in Egitto e Sudan la coltura del cotone occupa una parte assai vasta della superficie agraria e viene praticata grazie all'irrigazione, ottenuta mediante la costruzione di grandi dighe, come quella egiziana di Aswan e quella sudanese di Sennaar.