Il cotone coltivato e' quasi esclusivamente di varieta' "Upland" e cioe' di fibra media e tradizionalmente il sistema di ginnatura e' a rullo "rollergin". Solo negli ultimi decenni, e' stato sviluppato il sistema a sega (sawgin) ma ancora oggi prevale comunque quello a rullo. Per quanto riguarda invece l'industria di trasformazione, la maggior parte della filatura e' di sistema cardato "Open End". La filatura pettinata ad anello "Ringspun" e' solo una piccola percentuale.
Fino agli anni ottanta la Turchia era un abituale esportatore di cotone sodo, ma con il successivo sviluppo dell'industria tessile avvenuto gradualmente sino ad oggi, come del resto in Pakistan ed in Cina, e' necessariamente diventato un paese fortemente importatore di cotone; prevalentemente esso viene acquistato dai paesi limitrofi, quali Grecia, Azerbaigan, Turkmenistan, Uzbekistan, Siria, ma anche dagli USA, che garantiscono una qualita' superiore ed un prezzo fissato anche a lungo termine, mentre i filati pettinati "Ring" vengono importati in generale dal Pakistan che e' un importante e competitivo produttore.
I principali centri di produzione sono Usak (coperte), Aydin (cotone), Denizli e' il secondo polo industriale della regione con una produzione incentrata su asciugamani, lenzuola ed abbigliamento, e Izmir e' specializzata nel settore dell'abbigliamento, che e' il vero motore dell'Egeo con circa 2.000 aziende, di cui 850 sono produttrici ed esportatrici. Corre l'obbligo precisare che il livello di maturita' raggiunto dal settore negli ultimi anni ha permesso a marchi locali di emergere.
Oggi in Turchia e' l'elevata qualita' dei processi produttivi, il basso costo della mano d'opera, che e' circa la meta' di quella europea, l'abbondanza e la qualita' delle materie prime, che fa' la differenza con altri paesi che hanno simili tipologie di produzioni. Inoltre, l'esistenza di un ampio mercato interno di quasi 70 milioni di consumatori, colloca questo Paese al secondo posto, quale piu' grande mercato in Europa.