IL COTONE


E' difficile stabilire il luogo e specialmente datare l'origine del cotone. Alcuni passi della Bibbia contemplano che gli Ebrei utilizzavano questa fibra per la creazione di tessuti. La Grecia classica lo scopri' grazie alle conquiste di Alessandro Magno in Asia e in Africa settentrionale e si legge che durante la conquista dell'America, Hernan Cortes trovo' campi di cotone, della specie Gossypium Hirsutum, in Messico, ma la zona dove questa coltivazione visse, nei secoli successivi, una considerevole espansione, fu quella a Sud degli Stati Uniti, grazie alla manodopera degli schiavi di colore.

Originaria dei Paesi tropicali, la pianta del cotone e' coltivata in una vasta zona del globo: dal 45esimo di latitudine nord al 45esimo di latitudine sud.

E' una fibra vegetale ottenuta dalle capsule mature della pianta del cotone. La pianta e' formata da un arbusto alto circa 40 cm., con foglie e fiori di colore rosso o giallo. Quando il fiore viene fecondato, perde i petali e in 25 giorni cresce una capsula circondata da una foglia chiamata brattea. La capsula e' sostenuta da un calice ed ha una forma a goccia tondeggiante nell'estremita' inferiore. All'interno della capsula ci sono da 5 ad 8 semi su cui si sviluppa la fibra. Quando la capsula e' matura si apre in 4 parti mostrando il batuffolo di cotone. La prima operazione dopo la raccolta e' la sgranatura, che permette di staccare le fibre dai semi. Poi il cotone viene cardato e pettinato in modo da eliminare tutte le impurita'. La lunghezza delle fibre di cotone e' molto importante commercialmente, perche' si ottengono filati tanto piu' pregiati quanto piu' la fibra e' lunga.

Composto per il 95% di cellulosa, il cotone e' leggero, morbido ed assorbente. La fibra di cotone, meno robusta del lino, non si usura ma si strappa; e' poco elastica e pertanto si sgualcisce. I lavaggi frequenti e l'esposizione al sole tendono a scolorire i tessuti di cotone. I tessuti di cotone si usano nella confezione di biancheria per la casa e di capi di abbigliamento estivo, specialmente femminile. I tessuti di cotone hanno un costo non molto alto a differenza di quelli di lino.

Il cotone e' stata la fibra naturale piu' importante del ventesimo secolo. L'industria tessile oggi utilizza fibre artificiali per il 58% della produzione mentre il 38% e' saldamente coperto dal cotone; le altre fibre come lana, lino, seta e canapa hanno un impiego marginale che copre il restante 4%.

Le terre coltivate a cotone sono aumentate del 32% nel periodo dal 1946 ad oggi, con un'espansione che e' passata da 22,3 a 30 milioni di ettari. La produzione e' distribuita in tutto il mondo: oggi il cotone e' coltivato in piu' di cento paesi; quattro economie da sole e cioe' Cina, Stati Uniti, India e Pakistan, concorrono ai 2/3 della produzione totale, se aggiungiamo Uzbekistan e Egitto, sei paesi producono i 4/5 del cotone mondiale. La coltivazione, la raccolta e la produzione del cotone rappresentano oggi una fonte di reddito per almeno 300 milioni di persone.

Il cotone dunque gioca un ruolo essenziale nello sviluppo sociale ed economico mondiale; 33 paesi africani su 53, ad esempio, sono produttori ed esportatori netti di cotone e la vita di milioni di persone dipende direttamente dalla sua produzione ed esportazione.

La produzione cotoniera mondiale si puo' dividere in base all'utilizzo ed alla lunghezza della fibra. Quella basica (upland), rappresenta la quota piu' grande della produzione mondiale ed e' coltivata in vaste aree del pianeta. Essa e' idonea per la produzione di filati di titolo grosso e medio e la sua fibra raggiunge un massimo di 30 mm circa. Quella a fibra lunga, definita "Long e Extra Long Staple" (hyrsutum barbadense) e' fondamentale per la produzione di tessuti fini. La sua quota percentuale e' molto minore e la sua fibra raggiunge una lunghezza di oltre 36 mm. Questa tipologia di cotone, a fibra lunga, cresce prevalentemente in Egitto, Stati Uniti (California e New Mexico), Cina ed India. Altre due aree di produzione in quantita' inferiori sono il Peru' (Pima), Israele (Pima Israeliano) e il Sudan (Barakat).